La regola del pollo
Altrimenti alle commesse viene fame…
ps. La versione integrale della bilancia di Mr.Grasso è in arrivo.
pps. Fausto Terenzi è a Radio Energi e oggi l’ho sentito via Web!
Pesatevi! Ve lo consiglia il sig. Grasso…
Veramente chi ha scritto questa frase riportata su una bilancia pubblica si chiama G. Grasso?
Secondo me ce lo hanno scritto per fare della commedia, dai, non è possibile!
Guidone’s power
A pochi giorni dalla publicazione del mio articolo sulla pubblicità occulta che il TG2 faceva a una nota marca di sigarette, la sigla del telegiornale, che andava in onda da diversi anni, è stata sostituita. Sarà un caso?
Il TG2 e le sigarette
Ha suscitato un certo clamore il mio post nel quale scrivevo, tra le altre cose, anche della pubblicità occulta che il TG2 fa a una nota marca di sigarette. Allora ho estrapolato dalla sigla del telegiornale, che è visibile sul sito, il fotogramma dove la marca di sigarette compare in bella evidenza ed è oltretutto legata alla Ferrari, cioè a un’icona positiva di sportività e dinamismo. Che sia voluta o meno, la pubblicità è evidente e il TG2 farebbe meglio a modificare la sigla.
Sono ricco! Ho vinto al Superenalotto?
148 milioni di euro sono una bella cifra. Considerato che col mio lavoro di consegna dei formaggi passo spesso da Bagnone, in effetti potrei essere io quello che ha giocato la scheda vincente al Bar Biffi. In realtà non è così, però posso dire di essere ricco lo stesso. Difatti, secondo Cubestat che è un sito che dice quanto valgono i siti, questo blog vale 109 milioni e 500 mila dollari. Non male vero? Ora devo solo trovare un acquirente… Ecco il link: http://www.cubestat.com/www.casomai.wordpress.com
Il ritorno di Mystery Man
Al bar Beppe prosegue la discussione lanciata dal Mecio sull’utilità di Internet, cioè sul fatto che sia una cosa furba o meno pagare i 29 euro al mese alla ditta del Wireless (che non va come la fibra ma meglio di niente) oppure se sia meglio tenersi i soldi e magari investirli in una scorpacciata di lupini alla fiera. Io non ci ho ancora le idee ben chiare e quindi mi pronuncerò nelle prossime puntate.Intanto però penso che se non ci era Youtube me lo potevo anche scordare di risentire Mystery Man, la mitica canzone di Clive Stevens degli anni 80. Internet batte i lupini uno a zero.
Robot fino in fondo
La fotografia è stata scattata di sera col cellulare e purtroppo la qualità è bassa. Si tratta di un robot giocattolo abbandonato vicino al cassonetto della rumenta. Il controsenso della foto sta nel sorriso del robot che sembrerebbe totalmente fuori luogo. Cosa ci sarà mai da essere allegri nell’essere abbandonati al cassonetto? Ci ho ragionato parecchio senza riuscire a capire. Poi ho capito. Il robot è felice perchè è un robot, e lo è fino in fondo, senza rimpianti, rimorsi o ripensamenti. Ha vissuto il suo ruolo con coerenza e ha fatto bene il suo dovere, nessuno potrà mai dire il contrario. Ecco il segreto della sua felicità. Essere un robot giocattolo non è una cosa facile, ma lui ha portato a termine la sua missione. Fino in fondo. Sorridi e sìì fiero di te stesso, sei stato un grande robot, anzi, il migliore di sempre.